Scuola Primaria San Vito
Motivo dell'adozione
Durante la visita ai monumenti di Benevento, ci siamo accorti che alcuni sono ben conservati e valorizzati come l’arco di Traiano e la chiesa di Santa Sofia; altri invece, sono rovinati e deteriorati dall’inquinamento e dallo smog, perché non sono stati fino ad ora recuperati. Tra questi c’è l’Arco del Sacramento: durante la visita guidata abbiamo potuto notare sia il degrado ambientale intorno all’arco, sia le cattive condizioni del monumento. Sappiamo che il Comune sta per iniziare i lavori di recupero del monumento e la valorizzazione di tutta l’area circostante nell’ambito del PIT, finanziato dalla Comunità Europea. Noi alunni essendo interessati a conoscere il piano di recupero elaborato dagli architetti del Comune , abbiamo già intervistato l’architetto che segue i lavori, il quale ci ha illustrato il progetto complessivo dell’Arco e dell’area eseguito su file multimediale. Speriamo che il nostro Arco possa ritrovare il suo antico splendore.
Descrizione del Monumento
La città di Benevento è ricca di monumenti risalenti all’epoca romana; uno di questi è l’Arco del Sacramento, situato lungo la strada che dalla cattedrale di Benevento, il Duomo, conduce al quartiere Triggio. Vicino all’Arco un cartello ne indica il nome e l’epoca di costruzione. Sul cartello c’è scritto “Arco Romano detto del Sacramento”, forse proprio per la vicinanza alla cattedrale. Non si conosce l’anno di costruzione dell’arco, di certo i Romani lo costruirono come arco di trionfo in età post-traianea, per celebrare un importante evento e per questo, in origine, lo avevano riccamente decorato ricoprendo la base costruita con mattoncini di cotto, con lastre di marmo, decori, bassorilievi e colonne, come l’arco di Traiano. Durante il terremoto del 340 d.C l’arco subì notevoli danni. Fu, in seguito, ricostruito solo in mattoncini. perchè molti dei materiali originari furono utilizzati per ricostruire le case circostanti. In epoca medioevale fu usato come porta sud della città: c’erano due passaggi, uno per i carri e uno per i pedoni; prima di passare i viandanti dovevano pagare il pedaggio. Adiacenti ad esso furono costruite numerose abitazioni e botteghe artigianali utilizzate fino al periodo della seconda guerra mondiale; l’, infatti, era situato il forno del nonno di una delle nostre insegnanti. Durante i bombardamenti che la città subì sotto il dominio dei Tedeschi, il forno e le case vennero e non furono più ricostruiti.