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Scuola Primaria parificata paritaria Nostra Signora Del Rosario
Località: Via Santhià, 25

Monumento adottato
Chiesa san Vito vecchia

Descrizione del Monumento

La data della fondazione della chiesa non è certa, di sicuro è molto antica, infatti due noti storici cavesi del 1700, il Polverino prima e il Carraturo poi, riportano l’esistenza della chiesa o cappella in alcuni documenti datati del 984 e 997. Si pensa che originariamente la chiesa dedicata al Santo Vito sia sorta come un semplice locale di ritrovo dove i cristiani si ritrovavano per pregare. la chiesa attraverso i secoli ha subito varie trasformazioni. L’attuale chiesa è di stile rinascimentale. La facciata, infatti, è composta da un portale in pietra grigia riccamente decorato, al di sopra del portale c’è un finestrone con l’arco a tutto sesto. Il prospetto della facciata principale è caratterizzato da due paraste. Il frontespizio, a forma triangolare, impostato sul cornicione, indica l’inclinazione del tetto a due falde. Il sacrato è delimitatao da una cancellata. L’interno della chiesa è composto da un’unica anvata a pianta rettangolare, in fondo c’è l’abside. Entrando sulla destra ammiriamo l’antica tela dedicata a San Vito Martire che originariamente era incassata nel soffitto ligneo. Sulla sinistra vi è una nicchia con la scultura del sacro cuore di Gesù. Nella nicchia successiva, caratterizzata dall’arco a tutto sesto, primeggia il quadro della Crocifissione di Gesù. Segue la nicchia dove è conservata la scultura raffigurante San Vito fanciullo e un reliquiario che conserva un frammento osseo del Santo. Un arco a tutto sesto divede la navata della’bside. Una ricca trabeazione, decorata da cornici, chiude i pilastri e gli archi. La chiesa è coperta da un solaio a cassettoni in cemento armato. L’attuale abside è stato realizzato nel 1978 in seguito a una donazione. Alle spalle dell’altare c’è il trono ligneo per i ministranti. Al centro della parete c’è il Crocifisso, incorniciato da un marmo rosso di verona, ai lati del Crocifisso adagiati su mensole marmoree ammiriamo San Giuseppe e la Madonna di Fatima. L’abside collega tramite un aporta con la Sacrestia a destra, e a sinistra con l’uscita di sicurezza. Sull aparete destra è incassato nel muro l’antico tabernacolo marmoreo, facente parte del precedente altarino dedicato a Sant’Antonio, Santa Lucia e San Biagio. In seguito all’ampliamento della chiesa l’altare è stato spostato e posto al centro dell’abside, ricomposto con i marmi oroginali policromatici, così pure le volute delle mensole il leggio e il Tabernacolo. Su un lato della navata, entrando sulla destra c’è la cappellina dedicata alla Madonna dell’Addolorata, un quadro antico incastonato in una cornice dorata. Ai suoi lati c’è il quadro di San Pio, sant’Antonio di Padova e della Madonna delle Grazie. Nella nicchia c’è una statua lignea di Sant’Anna, fra le sue braccia stringe la piccola Maria. La cappella è caratterizzata da un arco a sesto ribassato. Sulla parte sovrastante la cappella c’è il matroneo, luogo riservato alle donne nelle chiese paleocristiane. Segue la Sagrestia, piccolo locale, al centro del soffitto c’è un atela raffigurante San Gaetano.

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