Scuola elementare III Circolo - Plesso San Pietro
Descrizione del Monumento
La confraternita di Santa Maria al Quadriuviale fu fondata da pochi fratelli che si erano distaccati dalle chiese di S. Maria al Rovo. la data di fondazione è dubbia perché in alcuni documenti storici è riportata la data del 1283 e in altri del 1383, e la seconda sembra essere più attendibile ed è incisa anche sulla porta della chiesa in occasione di alcuni lavori che si fecero nel 1629. Il luogo fu scelto perché era un punto di passaggio per i pellegrini cha dalle montagne si recavano verso la costiera amalfitana e fu chiamata del Quadriuviale per l’incrocio di 4 vie.Lo scopo di questa confraternita era quello di ospitare i pellegrini di passaggio ai quali veniva anche offerto un apiccola somma di denaro e ospitalità, ed aiutare le giovinette povere del villaggio di San Pietro con un piccolo corredo e una modesta dote per il loro matrimonio.L’edificio è strutturato in due livelli. Il pianterreno è costituito da un apiccola cucina e alcun estanze intercomunicanti un tempo destinate ad ospizio – ospedale e caratterizzate da un asuddivisione a “cellette”. Accanto, la chiesa grande, danneggiata da agenti atmosferici e spogliata di opere d’arte restaurate e collocate in posti diversi: il trittico, ad esempio, attualemnte è situato nella chiesa di San Pietro.Una bella scala rivestita in pietra vesuviana conduce al piano superiore; il porticato caratterizzato da tre arcate asimmetriche ha le volte affrescate con scene relative alla vita della madonna: La Fuga in Egitto – La Madonna col Bambino – Gesù al Tempio. Oltre al porticato, al piano superiore ci sono varie stanze adibite ad archivio e sagrestie, ma il vero capolavoro è costituito dall’oratorio, luogo in cui si radunavano i fratelli per discutere dei loro problemi. Il soffitto presenta un cassettonato in legno suddiviso in ventuno riquadri di forme e dimensioni diverse, un ovale centrale raffigura l’Immacolata Concezione cui è dedicata la chiesa. le tele del cassettonato rappresentano i quattro evengelisti, angeli e scene di vita della Madonna. Gli stalli (o sedili) sono in legno di noce e corrono lungo le due pareti. Il pavimento è in ceramica vietrese a motivi floreali. L’altare di legno è in parte originale e in parte rifatto, il quadro che rappresenta l’Immacolata Concezione non è più quello originale ma è un acopia offerta dal parroco Don Domenico Avallone. L’abside è decorata con dipinti murali finti (balaustre, finestre) che hanno lo scopo di allungare l’ambiente così come la piccola cupola culminante con un lanternino dipinto.