S.M.S. Plesso Pila ai Piani
Motivo dell'adozione
Il complesso architettonico rurale ( “masseria con torre colombaia”) di contrada “Parco” è situato proprio nei pressi dell’edificio scolastico di Pila ai Piani per cui è stata naturale la scelta di adottarlo da parte degli alunni e del corpo docente.Gli obiettivi dell’adozione sono stati:- Riscoprire uno degli esempi più belli di casa rustica settecentesca dell’Irpinia e valorizzarla quale simbolo della civiltà contadina propria della zona, che pur basandosi su di una economia agricola-pastorale, ha dato sempre il suo forte contributo al miglioramento ed al progresso del paese;- Studiarne la possibilità di recupero e valorizzazione quale sede di un “Museo della civiltà contadina”;- Promuovere e divulgare il nostro patrimonio artistico in quanto la memoria del passato è premessa di crescita per le generazioni future.
Descrizione del Monumento
Il complesso architettonico è costituito dalla casa padronale con torre colombaia e loggetta, da alcune piccole costruzioni adibite a deposito per gli attrezzi e da una piccola Chiesa per i divini uffizi.Su tutto il Casale domina la Torre Colombaia di forma quadrangolare con finestra rettangolare, posta al centro del fabbricato.E’ costruita con mattoni intercalati a pietre ed è coperta da tetti di coppi, a quattro spioventi con grondaie un po’ sporgenti.I fori si trovano su tutte le quattro facciate uniformi e rettangolari ed ognuno di essi porta anche un piccolo mattone sporgente per facilitare l’entrata e l’uscita dei piccioni.Al centro della facciata vi è un foro ovale per l’areazione della comlombaia alla quale è possibile accedere per mezzo di una scala in legno posta all’interno.La splendida loggetta eretta sotto la torre a destra, è retta da quattro colonne con copertura in legno e coppi sovrapposti. La facciata principale dell’antico casale presenta lo scalone di accesso in pietra locale ed un portale con finestra in stile settecentesco ed un’epigrafe che racconta la storia dell’antica dimora.Su di essa si legge:“D.O.M. Questa casa di campagna fu comprata da Carlo Testa il vecchio nel 1625. Domenico Testa il vecchio la ampliò nel 1715. Il sacerdote Don Filippo Testa, nipote, la restaurò ed edificò questa torre dalle fondamenta nel 1768.”Accanto in basso si trova l’entrata secondaria, caratterizzata da un portale in pietra con feritoia superiore ad imbuto, che si allarga verso l’interno e permette l’illuminazione e l’areazione del vano terraneo.Ai lati dell’ingresso secondario, si notano due portali in pietra ad arco a tutto sesto e degli anelli che venivano adoperati per legare i cavalli.Sulla facciata della costruzione , accanto al secondo ingresso in basso, si possono ammirare i resti di un mosaico.Esso raffigurava, forse, lo stemma della famiglia, ma non è possibile riconoscerlo integralmente per la mancanza di alcune mattonelle.Nei pressi dell’edificio principale del complesso e subito dopo i locali adibiti a deposito, c’è una piccola Cappella, ormai in rovina, ove si celebravano le funzioni sacre quando i proprietari trascorrevano le loro giornate di riposo nella dimora rurale.