S.M.S. Giacinto Diano
Motivo dell'adozione
Abbiamo adottato l’Anfiteatro Flavio perché è il “cuore” della città e perché rappresenta, meglio di tutti gli altri monumenti, il volto dell’antica Pozzuoli che si vorrebbe oggi far rivivere: quello di città cosmopolita, aperta agli scambi commerciali ma anche culturali.
Descrizione del Monumento
L’edificio, terzo in Italia per dimensioni (m. 149×116) dopo il Colosseo e l’Anfiteatro di Capua, fu costruito durante l’impero di Vespasiano, a spese dell’erario della città, come attesta l’iscrizione monumentale posta all’ingresso Colonna Flavia Augusta Puteolana pecunia sua. Poggiato su una platea di sabbia per resistere al bradisismo, a pianta ellissoidale, l’Anfiteatro è costituito da una summa cavea e da una ima cavea, alle quali si accede attraverso quattro ingressi e tre corridoi. Il dispositivo di scale consentiva un rapido ed ordinato afflusso e deflusso del pubblico. Poteva contenere circa 20.000 spettatori. È l’anfiteatro che meglio conserva l’arena e i sotterranei dove erano custodite le gabbie con le fiere, i materiali e i congegni per i giochi.