S.M.S. G. Gigante
Motivo dell'adozione
Per noi che abitiamo nella periferia occidentale della città, dove non c’è verde, la Mostra d’Oltremare è molto importante. Nella Mostra infatti il verde c’è. L’abbiamo adottata per divulgarne la conoscenza e sensibilizzare l’opinione pubblica, a cominciare da quella del quartiere, sulla necessità che il patrimonio della Mostra sia messo a disposizione di tutti.
Descrizione del Monumento
La Mostra d’Oltremare viene concepita negli anni ’40 come spazio espositivo per la documentazione dell’intervento italiano nelle colonie. Innanzitutto, si dovette stabilire dove costruirla. Si pensò al Vomero, a Posillipo, alla Villa Comunale. In ultimo fu scelta la zona di Fuorigrotta, una zona pianeggiante, ben servita dalle stazioni ferroviarie e ricca di richiami turistici (gli stabilimenti per le cure termali, il mare, le aree archeologiche, l’ippodromo). Fu costruita in sedici mesi e inaugurata il 9 maggio 1940. La sua costruzione fu affidata a giovani architetti: Stefania Filo Spaziale, Carlo Cocchia, Luigi Piccinato, Giulio de Luca, Marcello Canino. Coordinatore dei lavori fu Vincenzo Tecchio. Il complesso, che si sviluppa su una superficie di oltre un milione di metri quadrati, era composto da una zona monumentale e da un’area attrezzata a verde. La prima fu suddivisa in costruzioni permanenti, semipermanenti e provvisorie. Circa settecentomila i metri quadri destinati a verde. Le zone verdi erano divise in parchi specialistici: lo zoo, un parco di divertimenti, aree con funzione espositiva ed ornamentale. Chiusa dopo appena un mese dall’inaugurazione per lo scoppio della seconda guerra mondiale, la Mostra fu riaperta nel 1952. In sede di ricostruzione, fu eliminata la distinzione tra edifici stabili ed edifici temporanei e si evitò di dare caratterizzazioni precise a quelli da ristrutturare o costruire ex novo. Tra gli edifici stabili, e tuttora esistenti, ricordiamo La Torre, il Teatro Mediterraneo, l’Arena Flegrea. La fontana dell’Esedra, che costituiva l’elemento più suggestivo del complesso, è oggi fuori uso. Completamente distrutte le serre. Attualmente inutilizzabile per il pubblico il parco.