S.M.S. G. Della Valle
Località: Salita San Raffaele
Contatti: tel. 081 769.11.40 - 081/575.56.60 - fax 081 575.71.60
E-mail: icgdellavalle@virgilio.it - namm027002@istruzione.it

Monumento adottato
Villa Pausilypon e Grotta di Seiano
Studenti
300
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
50
Insegnanti
31
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
10
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Lettere, matematica, scienze, lingue, educazione tecnica, educazione artistica, educazione fisica, religione
S.M.S. G. Della Valle

Motivo dell'adozione

La scelta dell’area costiera di Posillipo è stata motivata dalla consapevolezza che questa zona poteva essere motivo di osservazioni e riflessioni molto ampie. Il mare, la composizione delle rocce, la vegetazione sono state occasioni di studio per discipline quali le scienze, la geologia, il vulcanesimo e la geografia.

Descrizione del Monumento

Già durante il periodo repubblicano, sulla costa napoletana, da Posillipo ai Campi Flegrei, molti ricchi e potenti uomini politici avevano costruito bellissime dimore. In epoca imperiale, l’area conobbe un ulteriore sviluppo, diventando una vera e propria area residenziale. Resti di quelle splendide dimore sono tuttora visibili sulle pendici del promontorio, o sommersi dal mare. Tra i primi si segnalano, in particolare, quelli della villa del ricco cavaliere romano Vedio Pollione. Il nome della villa era Pausilypon, che ha poi dato nome a tutta la collina ed il cui significato – riposo dagli affanni – esprime molto bene la bellezza e la serenità dei luoghi. Famoso è l’episodio di Augusto che salvò uno schiavo, colpevole di aver rotto un vaso di vetro e condannato da Vedio Pollione ad essere gettato nella vasca delle murene. Alla sua morte, avvenuta nel 15 a.C., Pollione lasciò la villa ad Augusto e ai suoi successori, che provvidero ad ingrandirla. La villa occupava un’area di circa nove ettari. Agli edifici si alternavano ampie zone libere, con giardini, passeggiate, impianti termali. Interessante l’inserimento, nel corpo della villa, di tipici edifici cittadini, il ‘teatro’ e l’odeon. Verso il mare, infine, moli e vivai per l’allevamento dei pesci, oggi in buona parte sommerse, ed ancora, oltre la linea di costa, triclinii, ninfei, portici, loggiati e la cd. ‘scuola di Virgilio’, una grande sala quadrata. Al Pausilypon, così come alle altre ville imperiali i cui ruderi sono oggi sommersi, e che nel loro insieme costituiscono la zona denominata ‘Gaiola’, si accedeva attraverso la cd. ‘grotta di Seiano’, scavata nel promontorio a congiungere Pozzuoli con l’attuale zona di Coroglio. Lunga circa otto centimetri, larga cinque e alta più di sette, la grotta riceve luce naturale da tre punti che forano il promontorio sulla cala di Trentaremi. Le sue dimensioni non sono sempre uniformi perché è stata scavata nel tufo. Nel lato orientale, verso la Gaiola, il tufo è più compatto e la grotta non ebbe bisogno di supporti interni; nel lato occidentale invece, verso Coroglio, il tufo è meno compatto ed è stato necessario proteggere con una muratura di sostegno il cunicolo, scavato in alcuni tratti nella pozzolana.

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