S.M.S. G. B. Guarino
Motivo dell'adozione
Siamo arrivati alla scelta del monumento dopo l’analisi delle problematiche generali che interessano il nostro quartiere. Ne abbiamo analizzato gli aspetti storici, artistici, sociali, economici e strutturali, approfondendo la ricerca sulla nascita di Paternum non solo con riferimento alle sue caratteristiche territoriali, ma anche nella prospettiva più ampia del suo rapporto con lo sviluppo della città di Napoli. Ed è all’interno di questo studio che è scaturito il desiderio di conoscere meglio i monumenti attorno ai quali ruota la storia del nostro quartiere e che rappresentano ancora oggi un punto di riferimento per gli abitanti, giovani o adulti che siano.
Descrizione del Monumento
L’origine della chiesa è da collocarsi tra la fine del IX secolo e gli inizi del X secolo. La denominazione si lega alla volontà di testimoniare il percorso effettuato dal Principe degli Apostoli nel viaggio da Roma a Napoli attraverso la via Atellana, che nell’alto Medioevo attraversava Paternum prima di raggiungere la Porta Capuana. La chiesa si dota di un modesto patrimonio secondo il sistema guiridico in vigore in Italia a partire dall’VIII secolo. Questo sistema consentiva ad un “signore” che costruiva una chiesa su un suo terreno di considerarla proprietà esclusiva. Nell’anno 932 è “signore” della chiesa un ricco proprietario della zona – Sergi, figlio di Costantino -, tanto devoto alla chiesa napoletana da affidare la risoluzione delle controversie ereditarie tra i figli ad uno dei sette cardinali canonici presbiteri della Diocesi di Napoli e da donare gran parte del ricavato della vendita di un intero appezzamento ai sacerdoti e ai fratelli di Cristo. Nel 1088 la chiesa compare sotto il patronato del monastero bizantino. Importante la Cappella del Corpo di Cristo, dedicata all’omonima confraternita, fondata nel 1552 con Bolla Pontificia di Paolo III.