S.M.S. Caduti di Via Fani
Motivo dell'adozione
diffondere, attraverso la conoscenza di una Chiesa per troppo tempo chiusa al pubblico e finalmente restituita al culto dei fedeli nell’anno 2000, dopo lunghi e tormentati restauri che l’hanno riportata al suo aspetto originario, la conoscenza della storia e della cultura del quartiere Mercato, zona anticamente denominata Campo del Moricino e che dette vita alle attività commerciali e marittime della città. Alla Chiesa e al culto di San Giovanni era legata la festa omonima, un miscuglio di paganesimo e religiosità popolare che gli spagnoli finiranno col vietare.
Descrizione del Monumento
I primi documenti relativi alla Chiesa, annessa ad un ospedale gerosolimitano, risalgono al 1186 e per secoli essa fu il punto di riferimento per i pellegrini che tornavano dalla Terra Santa. Dal 1200 fu addossata alla fabbrica normanna un transetto coperto da volte a crociera e, in seguito, all’impianto a tre navate fu aggiunto un secondo transetto e furono aperte le cappelle ai lati delle tre navate. Al XIV e XV secolo risalgono i rifacimenti alle cappelle e all’altare maggiore, mentre nel corso del XVI sec. fu modificata la casa del Priore. Durante il decennio francese la Chiesa divenne Parrocchia e l’ospedale fu adibito a private abitazioni. Durante il 1800 ulteriori restauri la fecero tornare allo stile paleocristiano, ma i lavori del Risanamento della prima metà del 1900 sconvolsero la zona e l’insula di San Giovanni a Mare fu ampiamente mutilata dall’apertura di nuove strade e la Chiesa si trovò inglobata in nuovi edifici. I lavori di restauro successivi al terremoto del 1980 si sono conclusi nel 2000 e hanno restituito una Chiesa in stile angioino, a tre navate. L’intonaco originario è andato completamente perduto, la muratura è in mattoni pieni e tufo; sono presenti marmi e piperno, ignota la composizione della malta.