Liceo Scientifico V. Cuoco
Motivo dell'adozione
Le motivazioni della scelta eseguita possono venire così riassunte: 1) desiderio di recuperare il senso di appartenenza (ai luoghi, allo spazio e al territorio in cui si vive) e la memoria del passato, da cui trarre stimolo per il futuro; 2) aspirazione al recupero dell’identità come persone (alunni di oggi, cittadini a pieno titolo di domani) e all’acquisizione del concetto di conoscenza come scoperta, del legame spazio – tempo, di un metodo di ricerca, di un atteggiamento critico. La scuola ha orientato il proprio lavoro in particolare in direzione della consapevolezza sociale e civile, senza peraltro trascurare l’aspetto della ricerca culturale.
Descrizione del Monumento
La Chiesa di Santa Maria dei Miracoli fu costruita nel 1662 su progetto di Antonio Picchiatti, quale ampliamento di una chiesa abbandonata, edificata nel secondo decennio del Seicento, con l’annesso monastero, dai Padri Riformisti Conventuali. Soppresso l’Ordine, la chiesa fu acquistata dai Governatori del Pio Monte della Misercordia. Il nuovo monastero di Santa Maria della Provvidenza (Santa Maria dei Miracoli per i napoletani) viene eretto nel 1675, volontà del Reggente della Cancelleria e Presidente della Regia Camera, Giovanni Camillo Cacace, che alla sua morte (1656) aveva destinato trecentomila ducati alla costruzione di un monastero per le fanciulle rifiutate da altri conventi perché prive di dote. Il chiostro dell’antico convento fu destinato alle novizie; per le monache ne fu costruito uno nuovo. Su due lati furono posti i dormitori, sul terzo l’infermeria, sul quarto una bella terrazza che guardava il mare. Numerosi altri ambienti completavano il monastero. Quest’ultimo, soppresso nel 1808, vuoto fino al 1813, fu destinato poi ad accogliere la “Real Casa Carolina”, fondata nel 1807 da Bonaparte, nell’intento di istruire e fornire una dote alle ragazze “nate da padri impiegati o morti nel nostro servizio”. Nel collegio venivano educate cento ragazze dai sette ai diciotto anni, affidate a cinque dame scelte dal re. Dopo l’Unità d’Italia, gli Educandati furono intitolati a Maria Clotilde di Savoia. Passarono quindi delle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione. Si accede al complesso da una grande piazza. La facciata presenta tre ingressi; su quello centrale si trova una lapide che ricorda il fondatore e l’anno di edificazione della chiesa. All’interno, numerose opere di Andrea Malinconico e Andrea Vaccaro