Descrizione del Monumento

L’Abbazioa regolare dei Celestini fu costruita negli anni 1659-62, e la Chiesa, dedicata a Santa Maria d’ogni Grazia, ebbe le forme attuali nel primo ‘700, ma mancano notizie precise. I Monaci, detti così da S. Celestino V loro fondatore, vestivano di bianco col cappuccio nero e l’abate indossava i paramenti pontificali. La comunità, però, era poco numerosa.Prima di venire a Piedimonte, si trovavano ad Alife, sperduti tra le boscaglie, in località “Virgini”, erano molestati continuamente da vagabondi e malviventi che li lasciavano digiuni. Nel 1809 l’Abbazia fu soppressa, ma vi si trasferà la confraternita del Carmine (il sodalizio fu riconosciuto dal Sottintendente Conte Fr. Viti il 18 aprile 1858) con tutta la suppellettile e le statue di S. Anna e della Vergine.Nell’alluvione del 1857 la chiesa fu invasa dalle acque provenienti dal Vallone, e le due statue, fra l’altro, furono portate via. La gente arrampicata sui tetti, le vide con stupore correre sull’acqua torbida e violenta.Nel 1957 fu fatta una nuova bella statua lignea della Vergine, simile a quella del Carmelo in Palestina, scolpita da V. Demetz figlio, ad Ortisei nella Val Gardena, con lascito della devota emigrata Carmela Confreda, e che costò L. 270.000. Nel 1976 un incendio ha distrutto la statua di S. Anna che è stata rifatta.