Liceo Ginnasio Umberto I - Adozione n.1
Motivo dell'adozione
La scelta della Villa Comunale è stata spontanea e naturale se non, in un certo senso, “obbligata”. La vicinanza dell’edificio scolastico alla Villa fa di quest’ultima la nostra distrazione naturale, quando desideriamo trovarci in un luogo al riparo dal traffico cittadino, vicino al mare e con ampi spazi verdi. Naturalmente non è tutto qui. La valenza culturale della Villa è a tutti nota, così com’é nota la trascuratezza, colpevole e incivile, che per molti anni ha caratterizzato il complesso. In verità, la situazione è decisamente migliorata negli ultimi tempi: alcune opere di restauro sono state effettuate, altre, più sostanziali, sono in cantiere. Speriamo che il suo recupero sia definitivo e che un’attenta manutenzione quotidiana la preservi nel tempo.
Descrizione del Monumento
La Villa viene progettata nel 1778 da Carlo Vanvitelli, su incarico del re Ferdinando IV che intendeva così realizzare un giardino pubblico per il “Real Passeggio”. In origine, si estendeva da piazza Vittoria all’attuale Cassa Armonica. All’ingresso erano due edifici simmetrici (oggi distrutti) con affaccio diretto sul mare, adibiti a padiglioni per la musica. Nel 1807 prima, su disposizione di Giuseppe Bonaparte, e successivamente nel 1834 (e in entrambi i casi su progetto di Stefano Gasse), il tracciato della Villa viene prolungato fino all’odierna piazza della Repubblica e creata una nuova ampia zona a verde. La Villa ha assunto l’attuale aspetto a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, anni in cui con l’apertura di via Caracciolo è stato definitivamente stravolto il progetto vanvitelliano originario.