Liceo Ginnasio Umberto I - Adozione n.1
Località: Via San Sebastiano, 51
Contatti: tel. e fax 081 41.50.84
E-mail: NAPC14000P@istruzione.it

Monumento adottato
Villa Comunale (o Villa Reale di Chiaia)
Studenti
1.070
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
300
Insegnanti
76
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
25
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Letteratura, storia, storia dell'arte, scienze, musica, archeologia
Sito web
www.liceoumberto.it
Liceo Ginnasio Umberto I - Adozione n.1

Motivo dell'adozione

La scelta della Villa Comunale è stata spontanea e naturale se non, in un certo senso, “obbligata”. La vicinanza dell’edificio scolastico alla Villa fa di quest’ultima la nostra distrazione naturale, quando desideriamo trovarci in un luogo al riparo dal traffico cittadino, vicino al mare e con ampi spazi verdi. Naturalmente non è tutto qui. La valenza culturale della Villa è a tutti nota, così com’é nota la trascuratezza, colpevole e incivile, che per molti anni ha caratterizzato il complesso. In verità, la situazione è decisamente migliorata negli ultimi tempi: alcune opere di restauro sono state effettuate, altre, più sostanziali, sono in cantiere. Speriamo che il suo recupero sia definitivo e che un’attenta manutenzione quotidiana la preservi nel tempo.

Descrizione del Monumento

La Villa viene progettata nel 1778 da Carlo Vanvitelli, su incarico del re Ferdinando IV che intendeva così realizzare un giardino pubblico per il “Real Passeggio”. In origine, si estendeva da piazza Vittoria all’attuale Cassa Armonica. All’ingresso erano due edifici simmetrici (oggi distrutti) con affaccio diretto sul mare, adibiti a padiglioni per la musica. Nel 1807 prima, su disposizione di Giuseppe Bonaparte, e successivamente nel 1834 (e in entrambi i casi su progetto di Stefano Gasse), il tracciato della Villa viene prolungato fino all’odierna piazza della Repubblica e creata una nuova ampia zona a verde. La Villa ha assunto l’attuale aspetto a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento, anni in cui con l’apertura di via Caracciolo è stato definitivamente stravolto il progetto vanvitelliano originario.

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