Liceo Ginnasio Tito Livio 2.
Motivo dell'adozione
Lo studio dell’età medioevale ha portato noi alunni a riscoprire il valore culturale di un periodo così ricco della nostra storia. Il desiderio di legare le nostre conoscenze teoriche alla realtà territoriale ci ha spinto a conoscere meglio questo periodo, attraverso la storia locale. Abbiamo scoperto così il valore architettonico, storico e culturale di questa costruzione romanica, con il conseguente desiderio di adottarla per approfondirne e per diffonderne la conoscenza.
Descrizione del Monumento
La Chiesa di San Menna è una costruzione riconducibile al romanico campano di influenza cassinese.La sua fondazione, ad opera del normanno Roberto, risale agli inizi del secolo XII e costituisce il tipico esempio di basilica romanica con il suo classico portale e l’interno con un impianto longitudinale, tripartito e triabsidato.Le navate sono separate da due serie di cinque colonne, tutte di spoglio; esse sorreggono sei arcate.I capitelli sono in parte di spoglio ed in parte altomedioevali o romanici. L’area presbiteriale è sopraelevata e le tre absidi sono delimitate, dall’esterno, da una parete absidale a muro piatto, particolarità importante che è utilizzata nella coeva architettura pugliese, come ad esempio nella San Nicola di Bari. La lastra d’altare, di fattura bizantina, del VI secolo, si trova ora custodita nel museo diocesano. Sulle pareti della costruzione restano solo poche tracce di affreschi, ma sappiamo che essi interessavano tutto il complesso e la loro scomparsa rappresenta nel campo artistico una lacuna molto grave, perchè sarebbero un modello tipico dell’arte capuana, riconducibili all’unico esempio ancora esistente: San Pancrazio di Valle di Maddaloni.