Liceo Ginnasio Nazareth
Motivo dell'adozione
La scelta della Pietrasanta è stata determinata da due motivi: da un lato la volontà di riscoprire, per poi divulgarlo, un patrimonio culturale tra i più ricchi e, all’epoca dell’adozione, tra i più “negati” della città; dall’altro, l’intenzione di studiare, attraverso la stratificazione storico-artistica del monumento, l’evoluzione urbanistica e architettonica di Napoli. Oggi, con nostra grande soddisfazione, dopo Monumenti Porte Aperte, la chiesa è stata restituita ai cittadini nel percorso “Le Vie dell’Arte”.
Descrizione del Monumento
Il luogo dove sorge la chiesa, con l’antistante campanile e l’adiacente Cappella Pontano, è ricchissimo di storia, tradizioni, stratificazioni, culti e miti. Ai tempi di Neapolis, la zona era intitolata al culto di Artemide, nel cui mito era trasposto quello, ancora più antico, della Luna, come testimonia ancora oggi la denominazione delle strade adiacenti (vico del Sole, vico della Luna). Nella prima metà del VI secolo, il Vescovo Pomponio faceva erigere, sui resti del preesistente edificio romano, una basilica, completata poi dalla costruzione del campanile. Quest’ultimo conserva le forme preromaniche della configurazione originaria ed è un gioiello dell’architettura alto medievale, realizzato anche con elementi di spoglio. La chiesa fu completamente ricostruita a partire dal 1653, su progetto di Cosimo Fanzago, che concepì un nuovo organismo barocco.