Liceo Ginnasio A. Genovesi - Adozione n.1
Motivo dell'adozione
Abbiamo deciso di adottare piazza del Gesù e i due oratori compresi nel nostro Istituto perché abbiamo avvertito l’esigenza di sottrarre ad una fruizione passiva – quando non all’aggressione vandalica – le opere monumentali interne e contigue all’edificio scolastico e di recuperare un’importante radice della nostra tradizione culturale. Luogo di riunione e di scambio, la piazza è un simbolo materializzato della storia. Nell’antichità e nel Medioevo essa forniva modelli di carattere culturale e svolgeva una funzione mediatrice tra pubblico e privato. Nei secoli successivi, col prevalere della dimensione individualistica, la sua funzione come referente collettivo viene meno ed essa è vista essenzialmente come area monumentale, come spazio “vuoto”. Abbiamo ritenuto che piazza del Gesù, andasse ad una funzione unificante tra pubblico e privato, anche allo scopo di recuperare una migliore qualità dell’esistenza
Descrizione del Monumento
Punto di cerniera tra la antica città greco-romana e gli ampliamenti ad occidente (avviati in epoca alto medioevale e definiti nel periodo vicereale con il piano di Pedro di Toledo), già porta di città nel periodo angioino, piazza del Gesù è uno dei luoghi più importanti della città. Fulcro dell’invaso è la Guglia dell’Immacolata, simbolo della presenza gesuitica e del suo consenso in città, costruita su progetto di Antonio Genoino tra il 1747 ed il 1750 con in fondi raccolti attraverso una sottoscrizione pubblica promossa dal Gesuita Padre Francesco Pepe. La costruzione dell’Oratorio dei Nobili e delle Dame s’inquadra nel bisogno, avvertito dalla chiesa alla fine del XVI secolo, di riaffermare il suo potere spirituale e politico, messo a dura prova dalle correnti protestanti. La necessità di riunirsi per pregare e raccogliere offerte determinò il progetto di una nuova struttura, il Palazzo delle Congregazioni di piazza del Gesù, l’edificio che oggi ospita il nostro liceo. Le volte dell’Oratorio dei Nobili e di quello delle Dame – attualmente utilizzati come palestre – sono decorate, rispettivamente, da Battistello Caracciolo e da Belisario Corenzio.
