I.T.C. Calasanzio
Motivo dell'adozione
La chiesa, la cui adozione è stata motivata dal desiderio di conoscere meglio la piazza su cui affaccia la nostra scuola, una delle più belle piazze del centro storico della città, è stata scelta per la sua collocazione, che la rende un simbolo dei tanti gioielli nascosti del patrimonio artistico napoletano. Un gioiello da rendere fruibile a quanti, napoletani e non, non conoscono l’esistenza di quello che è stato definito, da molti esperti, uno degli esempi più belli del gotico in Italia.
Descrizione del Monumento
Le prime testimonianze su un convento di suore, noto con il titolo di “San Pietro del Monte di Donnaregina”, datano all’VIII secolo. La chiesa originaria venne danneggiata dal terremoto del 1293 e fu Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò, a finanziare la nuova costruzione. I lavori terminarono intorno al 1316 e segnarono l’affermazione nel Regno dell’Ordine di San Francesco, in coincidenza con l’adesione ad esso dei due figli di Maria, Ludovico e Roberto, quest’ultimo futuro sovrano. I due sono raffigurati sullo splendido monumento funerario della madre, opera di Tino di Camaino e Gagliardo Primario, che troneggia all’interno della chiesa. Nel corso dei secoli molteplici avvenimenti hanno danneggiato la chiesa: nel 1390 un incendio distrusse il tetto ligneo, nel secolo successivo gravi danni furono prodotti dai terremoti. Nel XVII secolo le monache preferirono costruire un nuovo edificio, che fu detto Santa Maria di Donnaregina Nuova, perché era finalmente possibile aprire l’ingresso sul “largo” del Palazzo Vescovile, in posizione di maggior prestigio. Nel 1861 il monastero fu soppresso e l’ala del convento subì molte manomissioni per allargare via Duomo. Tra il 1928 e il 1934 fu condotto l’imponente restauro con la direzione di Gino Chierici. Attualmente, il complesso è sede della Scuola di Perfezionamento in Restauro dei Monumenti dell’Università di Napoli.