Motivo dell'adozione

Oggi con le legislazioni vigenti e i progressi sanitari in materia di malattia mentale, possiamo affermare che il superamento definitivo del Manicomio è in parte compiuto. Tuttavia a nostro avviso, non si deve, però, cancellare la sua memoria per il rispetto dovuto a coloro che vi furono ricoverati ed a coloro che vi dedicarono umanità e vita, accomunati nella sofferenza, quando non esistevano vere e proprie risorse terapeutiche. Gli effetti repressivi della realtà manicomiale ispiravano, spesso, attività creative di carattere artistico. E’ nata pertanto l’esigenza di promuovere nella scuola un percorso didattico sulla “memoria” del Complesso Monumentale di Girifalco e sull’evoluzione del concetto sul “disagio e pregiudizio”, nello specifico sul concetto di salute mentale, per certi versi difficile, ma necessario per delegittimare uno stereotipo ancor oggi molto presente, per trovare un’alternativa al senso comune, in un indirizzo di studi che mira a formare coscienze. La malattia mentale vista “dal di dentro” acquista una dimensione emozionale che porta in logica conseguenza la necessità di un approfondimento, una ricerca personale, la conoscenza dei fatti e non delle opinioni. La scuola, principale agenzia formativa, ha il compito istituzionale di promuovere un dibattito nella direzione di una messa in discussione di tutte le forme di intolleranza nei confronti di chiunque rappresenti una diversità. Di valorizzare il Patrimonio materiale ed immateriale, la “memoria” del nostro vissuto. Lo sforzo maggiore cui siamo chiamati noi educatori è quello di dimostrare che nella diversità, nelle cose, nei manufatti c’è ricchezza.