Guglielmo Marconi
Motivo dell'adozione
Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa dell’adozione perché pensiamo che il nostro paese possa avere un rilancio ancora maggiore nel campo del turismo. Abbiamo capito che il turismo può creare nuovi posti di lavoro e che i monumenti del passato, se ben valorizzati, possono essere una preziosa risorsa per un turismo più qualificato. Abbiamo voluto pertanto dimostrare che il “nostro” castello, simbolo di Bacoli, poteva essere quindi ben valorizzato. Dal 19 settembre 1993 un’ala del castello è sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
Descrizione del Monumento
Sui ruderi della grandiosa villa di Giulio Cesare, sul promontorio tufaceo della Punta della Lanterna, a picco sul mare, per volere di Alfonso d’Aragona, sul finire del XV secolo (tra il 1493 ed il 1495) viene edificato, a difesa del Golfo di Pozzuoli, il Castello di Baia. Tra il 1533 ed il 1550, dopo gli eventi sismici che condussero alla nascita del Monte Nuovo, il vicerè Pedro Alvarez de Toledo lo fece ristrutturare ed ampliare, e il castello assunse l’aspetto che conserva tuttora. Adibito a fortezza, ha conservato la sua importanza strategica fino all’Unità d’Italia. Nel 1927 lo Stato ne dispose la concessione al Reale Orfanotrofio Militare. Fino al 1984 è stato gestito dalla Regione Campania, poi consegnato alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, che ne ha avviato il restauro.