Fuà Fusinato
Motivo dell'adozione
E’ stato sempre molto triste constatare quanto poco amore e poco rispetto si avesse per i luoghi e i monumenti del proprio quartiere della propria città. Ma la mancanza di rispetto affondava le radici nell’ignoranza e nel degrado sociale che vive questo quartiere. Per questo motivo, i ragazzi, consapevoli di ciò, hanno deciso di partecipare all’iniziativa dell’adozione, scegliendo la Chiesa di San Carlo alle Mortelle perché frequentata dalla maggior parte degli alunni e delle famiglie della platea scolastica. Il lavoro svolto in questi anni, finalizzato soprattutto alla conoscenza del patrimonio artistico esistente nel quartiere, è servito a sensibilizzare i bambini al rispetto dei beni comuni.
Descrizione del Monumento
La chiesa barnabita, il cui nome deriva dalla famiglia Mortella, proprietaria dei terreni circostanti, venne fondata nel seicento e ad oggi, della fondazione, rimangono conservati i dipinti, alcune opere in marmo, le acquasantiere e il lavamani. Il complesso, completo di campanile e convento, venne restaurato nel 1732 da Niccolò Tagliacozzi Canale. La facciata fu disegnata da Enrico Pini ed è ornata da tre statue in stucco di Giuseppe Scarola del 1743. La chiesa è composta da un’unica navata con tre cappelle per lato. Le decorazioni nella parte superiore della navata sono opera di Antonio de Bellis (1636-38) e descrivono la vita di San Carlo Borromeo, così come sono suoi anche i quattro dipinti che si trovano nella seconda cappella a sinistra: Sant’Anna, San Gioacchino, l’Assunta e l’Immacolata; mentre di Luca Giordano è un San Liborio che si trova nella terza cappella a sinistra. Sul lato destro invece, nell’ultima cappella, si trovano le tele della volta con Episodi della vita della Vergine e di S. Anna di Antonio Ferri del 1720, mentre sull’altare vi è rappresentata l’Immacolata e Santi opera di Giuseppe Simonelli (1704). La sagrestia è invece ornata di opere di Benedetto Torre: La Vergine che appare a San Carlo e una Gloria di San Carlo (1772). L’altare nel corso degli anni ha subito diverse modifiche: originariamente era in pietra e stucco, poi nel 1697 venne rivestito di marmi e infine alla fine del Settecento fu definitivamente assemblato e arricchito dal paliotto di madreperla e marmi realizzato per l’altare della terza cappella a destra. nel settembre 1997, il II Circolo Didattico si è fuso con il I Circolo Didattico, assumendo la denominazione “Plesso Fuà Fusinato”.