Convitto Nazionale
Località: Piazza Nifo, 1
Contatti: Tel.: 0823/93.83.42 - Fax: 0823/93.56.19
E-mail: info@convittonifosessa.org

Monumento adottato
Ponte Romano (Ponte Ronaco), fino al 2015
Studenti
150
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
30
Insegnanti
23
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
3
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Storia, educazione all'immagine
Sito web
www.convittonifosessa.org
Convitto Nazionale

Motivo dell'adozione

Gli alunni della V elementare e della I media del Convitto Nazionale “A. Nifo” hanno deciso di adottare il monumento “Ponte Romano” per lo stato di abbandono e di incuria in cui versa. Il Ponte, uno degli ultimi esemplari al mondo di architettura romana, in ottimo stato di conservazione, è ricoperto da arbusti ed erbacce tanto da essere poco visibile al visitatore.Nonostante la sua importanza storica e la sua imponenza architettonica esso è a molti sconosciuto. Gli alunni con questa iniziativa intendono sensibilizzare gli Enti proposti ad intervenire sollecitamente per riportare al suo antico splendore il monumento e renderlo così fruibile al turista.Occorrerebbe:- Pulirlo dalle erbacce e dalla vegetazione poiché, con il passare del tempo, questo degrado, ne potrà minare la sua staticità.- Creare un sentiero parallelo al ponte per consentire una visione dal basso.- Creare dalla vicinissima strada Appia, una discesa con area attrezzata tra il verde della vallata e consentire ai turisti e agli studiosi di contemplare il “Ponte Ronaco”.

Descrizione del Monumento

Il Ponte Romano detto anche “Ponte Ronaco”, fu costruito probabilmente tra la fine del I e II secolo d.C. sotto l’imperatore Adriano. Infatti la strada che unisce l’antica città di Suessa (l’attuale Sessa Aurunca) ed il ponte è chiamata via Adrianea.Suessa era una delle più importanti città degli Aurunci, uno primi popoli Italici che dimoravano nell’Italia centro-meridionale, per non essere fagocitata dai romani si unì alle città limitrofe di Vescia, Minturnae, Aurunca e Sinuessa; resistettero ben 162 anni poi dovettero soccombere nella battaglia del Trifano nel 340 a.C. Suessa divenne colonia romana e per essere collegata alla via Appia, vi fu costruito un ponte.Ponte Romano è lungo 170 m e largo 6,45 m. Poggia su 21 arcate a tutto sesto in mattoni e a 2 anelli concentrici. Ogni arco misura 5/6 metri di diametro. Soltanto due arcate mediane sono attraversate dal rio; le arcate centrali sono alte più di 16 m. L’unicitàche lo contraddistingue, è che esso è un antisignano dei moderni viadotti, unisce due ponti di quote differenti e lontane tra loro. Difatti il corso d’acqua scavalcato da sempre è stato di modesta portata.Il ponte appartiene alla tipologia definita “a dorso d’asino”. La pavimentazione è costituita da grossi basoli lavici come la via Adrianea; la struttura muraria è realizzata con muratura a sacco con rivestimento in mattoni e il corpo murario in conglomerato (opus latericium). I pilastri sono fondati su grossi basamenti in muratura che vanno dal tipo di muratura in “opus incertum” al “in opus quadratum”. Le arcate interne, in origine, erano ricoperte da decorazioni con cassettoni a stucco. Fino al 1700 gli storici ci descrivono il ponte con delle spallette di protezione lungo i suoi lati.Il ponte oggi non è visibile nella sua interezza in quanto è letteralmente affogato da una fitta vegetazione, lo si può però percorrere ma senza contemplare la visione dei pilastri e delle arcate.

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