S.M.S. Domenico Savio I ora I.C.
Motivo dell'adozione
per gli abitanti e gli alunni di un quartiere periferico quale Secondigliano, il monumento non si può identificare con una chiesa, un dipinto, un’architettura; “monumento” nella sua globalità è tutto il quartiere, in cui essi vivono, il territorio in cui si muovono e lavorano, l’antico casale, il borgo storico da cui essi discendono e in cui vissero gli antenati. I giovanissimi alunni hanno cominciato a studiare il proprio quartiere per recuperare e conservare, nel cuore e nella mente, i segni e le testimonianze del passato e anche per fornire ai concittadini strumenti di conoscenza della propria storia, di ineludibile confronto, di chiara riabilitazione.
Descrizione del Monumento
il borgo antico di Secondigliano è costituito da palazzi storici, chiese, piazze che rappresentano le tappe di un itinerario di grande fascino. Ci limiteremo in queste poche righe a citare le tappe del percorso, corredandole con una brevissima nota storica. Nel cuore del borgo è ubicata la chiesa più antica di Secondigliano: la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano. Di fronte all’edificio ecclesiale si apre la “vinella Camparasi”, con l’architettura abitativa del tipo a corte caratteristica del casale secondiglianese. Di particolare interesse sono le corti che presentano l’ingresso ad arco lungo la via Sambucci. Il nucleo più antico del Regio Casale è considerato “I Censi”, che nonostante gli interventi successivi è riuscito a conservare la tipologia abitativa basata su fabbricati a struttura centripeta. L’itinerario prosegue per piazza Zanardelli, conosciuta con il toponimo di “Miezo a’ l’arco”, di cui non c’è più traccia, e fa tappa presso la masseria “O’ Monaco”, la più importante del casale, di impianto seicentesco. La camminata storica si conclude nella chiesa di Santa Maria la Bruna, in una zona che un tempo costituiva il casale Lanciasino.