Scuola Elementare Mons. Alfredo Pinto
Motivo dell'adozione
La Scuola Elementare “ Mons. Alfredo Pinto” nell’ambito del Progetto” La Scuola adotta un monumento” ha ritenuto importante promuovere nei bambini la conoscenza del passato e la “progettazione” per il futuro dei luoghi più significativi presenti nella città di Vallo.I Monumenti affidati alla scuola sono stati nel 2001 la CAPPELLA del CROCIFISSO e nell’anno 2002 il “RIONE SASSO”, che si sono aperti ai visitatori sotto la guida esperta e consapevole degli alunni, che hanno saputo coinvolgere l’attenzione e l’interesse dei cittadini di Vallo.
Descrizione del Monumento
Cappella del Crocifisso L’antico Conservatorio intitolato a Santa Caterina da Siena sorse nel 1626 ad opera di illustri famiglie vallesi e della sola Università di Vallo: lo storico vallese G. Maiese riporta che il Casale di Spio non volle partecipare all’opera: sulla porta della Chiesa infatti è scritto :”Jus patronatus Universitatis Cornotorum A.D.MDCXXVI- die X Aprelis” Il Conservatorio è stato restaurato nel 1950 ad opera dell’Arcidiacono Mons.Alfredo Pinto. Vi si può ammirare “Il Crocifisso”, opera dell’artista Giacomo Colombo: fu acquistato da Mons. G.B. De Pace, venuto a Vallo nel 1684 per la Santa Visita; la scultura è di pregevolissima fattura, perciò fu scelta dalla Sovrintendenza per l’esposizione alla Mostra Universale di Siviglia nel 1996.Nella Cappella si conservano anche tele della scuola napoletana del Criscuolo e del Santacroce, fra le quali una mirabile “Deposizione”. Ai lati dell’altare due tele del pittore vallese Salvatore de Mattia raffigurano “Il martirio di Santa Lucia e “L’Assunzione di Maria”.In alto a sinistra, lungo la parete, vi era la Cantoria, oggi nascosta al pubblico da una intelaiatura.Nella Cappella è custodito un organo, opera del maestro Silverio Carelli, lo stesso costruttore dell’organo della Cattedrale di Vallo e della chiesa di S.Domenico Maggiore a Napoli.Attualmente la Cappella è gestita dall’Arciconfraternita di S.Pantaleone. Il rione Sasso è uno dei due antichi casali –Spio e li Cornuti- dalla fusione dei quali ebbe origine l’odierna Vallo. Il Casale de li Cornuti – (nome che nel Seicento fu cambiato in Corinoti) – conobbe un forte sviluppo in età normanna (X-XI secolo) ; successivamente, grazie alla fiorente attività della concia delle pelli, le condizioni economiche dei cittadini migliorarono tanto che agiate famiglie vallesi, i Mainenti, i Calemmo, i Tipoldi e i Carelli, vi costruirono i loro palazzi, simbolo dell’alto livello economico e sociale raggiunto.Lo splendido Palazzo Mainenti oggi è sede del Parco del Cilento e del Vallo di Diano.Gli alunni hanno individuato toponomastica antica e struttura diversa dei vicoli e delle abitazioni attraverso testimonianze orali, studio di documenti storici e la guida competente di studiosi di storia locale.