S.M.S. S. Maria di Costantinopoli
Motivo dell'adozione
l’idea di adottare un monumento, di imparare a conoscerlo e ad amarlo, di contribuire alla sua salvaguardia ci è piaciuta subito moltissimo. Per la scelta non abbiamo avuto dubbi. Ci è sembrato giusto adottare la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli: la nostra scuola, infatti, ha sede nei locali dell’ex convento un tempo annesso alla chiesa. Era importante, potendo focalizzare l’attenzione su un solo monumento, scegliere quello con il quale avevamo un rapporto quotidiano, ma del quale ci rendevamo conto di non sapere abbastanza. Attraverso l’adozione abbiamo voluto dimostrare che i ragazzi sanno apprezzare l’arte e invitare tutti a tutelare il patrimonio artistico e culturale.
Descrizione del Monumento
le origini della chiesa risalgono all’epidemia di peste che funestò Napoli tra il 1527 e il 1528. Gli scampati eressero una piccola cappella votiva dedicata alla Madonna di Costantinopoli, veneratissima in tutta la Campania. In realtà, il voto prevedeva anche la costruzione di una chiesa ma, passato il pericolo, i cittadini se ne dimenticarono. Nel 1575 una nuova epidemia si abbatté sulla città ed una vecchia beghina dichiarò che la Madonna l’aveva incaricata, in sogno, di esprimere la sua protesta per il mancato adempimento del voto. A progettare la chiesa fu chiamato l’architetto domenicano Fra’ Nuvolo. L’edificio fu completato nei primi anni del Seicento. Gli affreschi della volta lunettata dell’abside e dei sottarchi della crociera sono di Belisario Corenzio. Rilevanti per la successiva caratterizzazione barocca della chiesa gli interventi di Cosimo Fanzago (1620-1645), a cui si deve l’altare maggiore.