S.M.S. Giuseppe Moscati
Motivo dell'adozione
Luisa: quando vado al bosco vedo sempre delle carte per terra e penso che le persone che le hanno buttate sono degli incivili, che non pensano alla natura e nemmeno a se stessi, perché è in questo ambiente che vivono. Giuseppe: abbiamo scelto il bosco perché siamo stanchi di vivere a contatto con lo smog e vogliamo un contatto con la natura. Imma: penso che a Napoli serve un bosco decente perché siamo molti incivili e maleducati. Se soprattutto noi ragazzi impareremo a non sporcarlo, forse un giorno sarà più pulito ed ordinato. Rosario: vogliamo conoscere tutto quello che c’è nel bosco e a tale scopo faremo delle passeggiate. Salvatore: per me lavorare nel bosco è molto bello perché possiamo farlo apprezzare anche a chi non lo conosce. Anche per noi è un’occasione, perché possiamo conoscere nuove cose e vedere posti mai visti. Alessandra: abbiamo scelto il bosco perché è un posto tranquillo. Emilia: abbiamo scelto il bosco perché è vicino alla nostra scuola e possiamo andarci senza problemi anche a piedi. E poi è molto meglio lavorare in un posto all’aperto che al chiuso, come ad esempio in un museo o in una chiesa. Enzo: abbiamo scelto il bosco perché è un ambiente familiare. Giusi: abbiamo scelto il bosco per farlo vivere.
Descrizione del Monumento
Il bosco di Capodimonte ha più di duecento anni. Nel 1735 infatti Carlo di Borbone diede avvio al progetto di realizzazione del parco, trasformando un’area di 124 ettari che degradava dalla Reggia al Vallone di San Rocco. Il re decise di costruire un muro intorno a una grande zona della collina di Capodimonte, che era disabitata, e di creare in questo grosso spazio una riserva di caccia. Fece costruire anche un meraviglioso palazzo, che è la reggia, una chiesa ed altri edifici importanti (i lavori iniziarono nel 1738 e si conclusero nel 1838). Furono costruiti anche dei viali che portavano alla riserva con molte statue ed alberi Il parco e la reggia furono collegati alla città con la creazione del Corso Napoleone, voluto da Giuseppe Bonaparte per dare un comodo accesso alla reggia. Con l’apertura di Corso Napoleone (attuale via Santa Teresa e Corso Amedeo di Savoia), che permetteva di arrivare al bosco molto più facilmente, i regnanti ogni estate si trasferivano nella reggia di Capodimonte