S.M.S. G. Capuozzo
Motivo dell'adozione
L’iniziativa de La scuola adotta un monumento ha permesso di indirizzare la platea scolastica verso un più concreto rapporto col territorio di appartenenza, ha offerto opportunità di ricerca e di approfondimento, scambi didattici, momenti di crescita e di confronto. Tra l’altro, la molteplicità dei momenti pedagogici utili all’attuazione del progetto ha permesso il raggiungimento di importanti obiettivi educativi ed offerto ai giovani l’occasione di acquisire responsabilità e rispetto verso i beni culturali. La scelta di Porta Capuana è stata determinata, oltre che dal fatto che il monumento è inserito nel quartiere in cui vivono i nostri alunni, dall’indiscusso valore storico ed architettonico della struttura, spesso sottovalutato, che ha agito da stimolo ad una partecipazione concreta ad un’azione collettiva di salvaguardia e tutela dal degrado.
Descrizione del Monumento
Porta Capuana è considerata una delle più belle porte del Rinascimento italiano. In origine, era collocata in altro luogo, probabilmente sul ‘fosso di Castel Capuano’ (all’altezza di via Oronzio Costa). Se ne hanno notizie fin dal 216 a.C., anno in cui Annibale, di ritorno dalla battaglia di Canne, si accampò nelle vicinanze per assediare Napoli; proposito dal quale dovette desistere perché fermato dalla robustezza delle mura. La porta che conosciamo oggi non è quella originaria. La porta attuale viene infatti costruita da Giuliano da Maiano nel 1484, nell’ambito del processo di ampliamento delle mura avviato da Ferrante I. La porta è racchiusa fra due torri, denominate Onore e Virtù; ai lati due colonne di marmo bianco scannellate e sormontate da capitelli corinzi sui quali poggiano l’architrave, il fregio e la cornice. Fra l’arco e i capitelli sono scolpite due vittorie alate, recanti trofei militari sostenute da due putti. Sopra l’architrave c’è una lastra rettangolare di marmo alle cui estremità, in due nicchie, sono le statue dei Santi Patroni della città, San Gennaro e Sant’Agnello. Originariamente al centro era collocato un gruppo marmoreo raffigurante l’incoronazione di Ferrante I, rimosso nel 1535 e sostituito con lo stemma di Carlo V. Sopra la cornice in origine c’era un’edicola che rappresentava San Michele Arcangelo e i Santi Gennaro, Agnello e Rocco supplicanti la Vergine Maria di salvare il popolo dalla peste. Il dipinto, danneggiato da pioggia e vento, fu sostituito con un altro rappresentante il trionfo di San Gennaro. Nel 1837 l’edicola fu nuovamente affrescata con l’immagine dell’Immacolata che calpesta il serpente. Ieri come oggi, Porta Capuana è stata ed è un centro di incessante movimento, luogo di aggregazione e fulcro di intensa vita sociale: presso di essa, infatti, si allestivano baracconi con attrazioni e divertimenti, si riunivano le comitive dei quartieri per il pellegrinaggio a Montevergine, venivano eseguite le sentenze capitali ed i corpi dei giustiziati esposti a mo’ di monito al popolo.