S.M.S. E. Montale
Motivo dell'adozione
La nostra scuola è localizzata nel nuovo rione Materdei, a metà strada tra il centro storico di Napoli e la collina del Vomero. Vista la centralità della zona, sarebbe stato più semplice adottare un monumento famoso. Invece ci è sembrato opportuno soffermarci sui monumenti meno conosciuti, ma altrettanto interessanti, del nostro quartiere, per poter meglio apprezzare i luoghi in cui viviamo. Dopo un’indagine sul territorio, abbiamo deciso di affrontare lo studio della chiesa di Santa Maria della Salute. Per intraprendere la ricerca, abbiamo raccolto una bibliografia che ci guidasse nella conoscenza.
Descrizione del Monumento
Le origini del complesso religioso dedicato alla Vergine Maria risalgono al 1586. Seguendo la sua storia, ci siamo accorti che i monumenti documentano le vicende storiche della città; la mano dell’uomo ha lasciato impronte, più o meno attente, sui capolavori d’arte. Il dipinto collocato sull’altare maggiore è un importante documento che narra le origini della zona denominata “Salute”. L’opera ritrae nella parte alta la Vergine della Salute. In basso, in uno spazio racchiuso da figure allegoriche, appare in una luce soffusa un paesaggio: un fiumicello scivola sonnolento nel suo letto, dove ora sono via Confalone e via Matteo Renato Imbriani (ex via Salute). Su una collinetta appare la chiesetta di Santa Maria della Salute circondata da una verdeggiante pineta. Abbiamo studiato gli altari baroccheggianti e le splendide sculture di Malvito. La facciata, rimaneggiata nel tempo, presenta un timpano e due lesene con capitelli ionici. In una nicchia è la statua della Vergine della Salute. Un atrio precede l’aula che consta di un’unica navata. Le tre cappelle laterali contengono affreschi interessanti dal punto di vista del costume e arredamento d’epoca. Pregevoli le due tele di Onofrio Palumbo, nell’ambiente del presbiterio.