Liceo Scientifico E. Majorana
Località: V.le Prassilla, 79
Contatti: tel. e fax 081 526.76.49

Monumento adottato
Stabilimento Olivetti di Pozzuoli e il Monte Nuovo
Studenti
1.650
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
300
Insegnanti
110
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
10
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Scientifico, storico-artistico, disegno
Liceo Scientifico E. Majorana

Motivo dell'adozione

L’area flegrea contiene nella sua omogeneità morfologica i segni di una storia ininterrotta. L’identificazione di questi segni è ormai sempre più difficile. La crescita edilizia non solo è avvenuta senza regole, ma contro questi stessi segni, che della nostra terra rappresentano la memoria e la continuità storica. Altrove, segni dello stesso tipo hanno rappresentato un supporto alla economia del luogo. La difesa di questi frammenti deve coinvolgere soprattutto i giovani: a) per ricostruire l’identità storica di quella che potremmo chiamare Città Flegrea; b) per utilizzare parti del territorio come luoghi di esperienza didattica; c) per affidare la difesa dei luoghi al loro “utilizzo”. Da qui la nostra adesione al progetto di adozione.

Descrizione del Monumento

Nei pressi del nostro liceo, due luoghi segnano un percorso storico interessantissimo: il Monte Nuovo, ultimo momento del vulcanesimo non solo nell’ambito flegreo ma in tutta Europa (1538), e la fabbrica Olivetti, insediamento industriale del 1955, intervento di grande rispetto delle condizioni ambientali. Collocata sul fianco meridionale del vulcano a circa 40 metri sul livello del mare, la zona tra via Icaro e via Virgilio – che costituisce il naturale e più facile accesso al cratere – si caratterizza per la presenza di stratificazioni rocciose, indicative dei meccanismi eruttivi che hanno causato la formazione di Monte Nuovo, e per la ricchezza di essenze tipiche della “macchia mediterranea”. Quanto allo stabilimento Olivetti, esso è così pregnante di tematiche legate alla nostra epoca da dovere essere portato all’attenzione degli studenti come un monumento particolare, che con voluta semplificazione abbiamo definito monumento dinamico, ovvero opera consolidata nella storia dell’architettura italiana del dopoguerra e contenitore edilizio che offre la sua concezione, i suoi contenuti e le sue flessibilità alle evoluzioni del mondo produttivo.

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