Liceo Ginnasio Sacro Cuore
Motivo dell'adozione
Il primo tratto (muovendo da via Mergellina) della suggestiva via Posillipo ci ha offerto la possibilità di studiare l’interessante fenomeno di stratificazione urbanistica ed architettonica che interessa, a partire da epoca romana, la collina di Posillipo. Dall’analisi delle ville dei personaggi vicini alla casa imperiale, dei prestigiosi palazzi e delle ville del Settecento, fino ad arrivare ai recentissimi casi di speculazione edilizia, é stato possibile ripercorrere le tappe dell’espansione urbanistica della zona, di cui Villa Guercia è un esempio significativo.
Descrizione del Monumento
In età romana, la fascia litoranea compresa tra la collina di Pizzofalcone e il Capo Posillipo, fu luogo residenziale prediletto dai personaggi più prestigiosi della Repubblica prima e dell’Impero poi. La bellezza e la suggestione di questa zona extraurbana dell’antica Neapolis e il cresciuto interesse di Roma per i Campi Flegrei determinarono, soprattutto in epoca augustea, il sorgere di numerose ville sulle pendici della collina di Posillipo. Lo stesso nome Posillipo deriva da Pausilypon, (che calma il dolore), nome dato alla sua splendida villa da Vedio Pollione, favorito dell’imperatore Augusto. Numerosi i reperti archeologici disseminati in mare e lungo la costa, pertinenti ville o edifici ad essi connessi. Purtroppo, molti di essi sono attualmente inglobati in residenze private e pertanto inaccessibili. La vocazione residenziale caratterizza questa zona anche nel Settecento: numerose le ville edificate sui ruderi romani. Nel 1750, Mattia Guercia acquistò un “casino” con giardino, posto ai piedi della falda della montagna. Il “casino” divenne ben presto una villa, con annessa una Cappella dedicata a San Giuseppe. Nel corso dei lavori di realizzazione dell’attuale via Posillipo, nel 1812, la zona fu soggetta a numerosi espropri e la cappella demolita, così come altri edifici. Da allora, il fabbricato ha subito diverse manipolazioni. Immutata nella sua veste architettonica è invece Villa d’Angri, di fronte a villa Guercia, opera neoclassica di Bartolomeo Grasso.