Istituzione Scolastica Autonoma n° 109
Località: Via Sant’Ignazio di Loyola, 7
Contatti: Tel./fax: 0828/61.20.80
E-mail: istitutocomprensivoolevanost@virgilio.it

Monumento adottato
Castrum Olibani e la Grotta dell'Angelo
Studenti
724
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
33
Insegnanti
73
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
4
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Area antropologica, linguistica, logico-matematica.
Istituzione Scolastica Autonoma n° 109

Motivo dell'adozione

Il nostro paese è conosciuto soprattutto per la Grotta dell’Angelo, che il WORLD MONUMENTS FUND considera uno dei 100 monumenti al mondo da salvare. A noi è però sembrato giusto far conoscere anche il castello. Castrum Olibani dà il nome al nostro paese e per la sua storia millenaria, per la sua posizione affascinante e per il suo splendido panorama merita di essere conosciuto e valorizzato.

Descrizione del Monumento

Castrum Olibani sorge incastrato a cavaliere tra due bastioni naturali, domina precipizi impervi e la gola dove scorre il fiume Tusciano. Fu costruito dai Longobardi sui ruderi di una torre romana ed ha sempre svolto un ruolo militare e di controllo delle strade che attraversavano il territorio. Fece parte infatti della linea di difesa meridionale del Ducato di Salerno, che da Capaccio continuava sui monti con i fortilizi di Campagna, Olevano, Giffoni. Era difeso da una cinta di tre ordini di mura. Fu baluardo contro i Saraceni e per la sua posizione inaccessibile non venne mai espugnato. Nel 706 il principe longobardo Gisulfo lo donò alla Chiesa. In seguito Federico II lo tolse al Vescovo di Salerno e lo diede in custodia a Rodoerio De Rotunda e poi ad Ermanno De Salza, magister templare di S. Maria dei Teutonici a Gerusalemme. Ritornò in possesso della Chiesa sotto Carlo d’Angiò e fu al centro delle battaglie contro gli Aragonesi che seguirono i Vespri siciliani, senza essere mai conquistato. Fu abbandonato nel 1500. Del castello ora restano solo i ruderi. Separata dal Castello, ma a questo idealmente legata, c’è la Grotta dell’Angelo, dove c’era il sacrario nazionale dei Longobardi. La grotta, dedicata al culto di S. Michele contiene i Martyria e una basilica trilobata, le cui pareti sono decorate con affreschi di stile bizantino.

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