I.T.I.S. Pozzuoli
Motivo dell'adozione
La scelta di partecipare al progetto con l’adozione dell’antico porto di Pozzuoli è stata motivata dalla convinzione che attraverso tale iniziativa si potesse stimolare negli studenti la conoscenza dei luoghi che essi abitualmente (e qualche volta distrattamente) frequentano; favorire il loro legame con la città che li circonda; suscitare un atteggiamento di maggiore responsabilità nei confronti dei beni ereditati. Infine, non abbiamo sottovalutato la possibilità di promuovere la volontà di sviluppo, che è parte importante della speranza della ripresa dell’intera zona.
Descrizione del Monumento
Durante la Roma imperiale, Puteoli, fondata intorno al 530 a.C., raggiunse l’apice della sua grandezza e il porto divenne uno scalo marittimo importantissimo. Augusto istituì nella città una flotta annonaria. Al porto giungevano soprattutto carichi di grano provenienti dalla Sicilia e dall’Egitto, il vino Gauro (dal Monte Gauro), i profumi, l’olio, le porpore, i minerali di ferro, il locale tufo calcareo, eccetera. Tutte le merci venivano poi trasportate a Roma via terra. All’interno del porto era presente anche un Macellum, detto anche “Tempio di Serapide”, perché durante gli scavi del 1750 vi fu rinvenuta la statua del dio egizio. Alla fine del V secolo, inizia il lento ed inesorabile declino del porto, anche a seguito della costruzione del porto di Ostia, più vicino a Roma. Negli anni successivi, le alterne vicende del bradisismo hanno creato molti problemi a Pozzuoli e al suo porto. Il porto romano era più grande della parte attualmente visibile. La struttura originaria è infatti completamente sommersa.