I.S. d'Arte Filippo Palizzi
Località: Piazza Cavour, 25
Contatti: tel. 081764.74.71 - 764.57.755 - fax 081764.87.39
E-mail: nasd01000g@istruzione.it

Monumento adottato
Sede della scuola con annesso Museo Artistico Industriale
Studenti
942
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
75
Insegnanti
142
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
7
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Storia dell'arte, disegno geometrico e architettonico, laboratorio sezione arredamento
I.S. d'Arte Filippo Palizzi

Motivo dell'adozione

La scelta della sede del nostro Istituto come monumento da adottare ha espresso la volontà di riconoscere il passato per progettare il futuro, nell’ottica di una gestione del bene culturale intesa come motivo di sviluppo sociale ed economico. La presenza all’interno dell’Istituto di un Museo Artistico Industriale è stato motivo primario di una preferenza orientata a far conoscere un piccolo ma esemplare pezzo di storia napoletana all’epoca chiuso al pubblico. Dopo l’interesse suscitato nei cittadini durante le giornate Monumenti Porte Aperte, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, si è provveduto al restauro delle bacheche espositive e al recupero del materiale ceramico. Sono state allestite cinque sale e il museo è ormai aperto alla città. Un gruppo di allievi ha collaborato al restauro del giardino ed un altro ancora ha gestito il recupero della piazzetta antistante l’Istituto.

Descrizione del Monumento

Il convento con la chiesa di Santa Maria della Solitaria fu fondato nel 1580, per iniziativa del governo spagnolo. Era destinato, per volere di un frate cappuccino e di un maestro di campo, all’accoglienza e all’educazione delle orfane. L’antico edificio é citato dal Celano in termini elogiativi. Lo stesso autore ricorda che l’intero complesso costruito sul Monte Echia si concludeva con la chiesa articolata in tre navate, affrescate dai migliori artisti della scuola napoletana, quali Luca Giordano e Giuseppe Ribera. Nel 1824, demolita la chiesa e soppresso il monastero, l’edificio viene destinato ad altri usi, fino a quando nel 1880, su volere del Gaetano Filangieri e Demetrio Salazar, è individuato come sede di un istituto per la formazione nei settori della ceramica, della oreficeria, della litografia, della lavorazione dei metalli. A qualificare il progetto è la presenza del Museo Artistico Industriale (o Museo Propedeutico alle Officine), una raccolta di materiali, antichi e contemporanei, da aggiornare progressivamente per stimolare il senso critico e la produzione degli allievi. Il Museo è stato inaugurato nel 1889.

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