I.P.S.S.C.T. Francesco Caracciolo
Motivo dell'adozione
Abbiamo adottato il Borgo dei Vergini, area in cui è localizzata la nostra scuola, nell’intento di sensibilizzare gli abitanti del quartiere e i cittadini tutti alla conoscenza del suo patrimonio storico ed artistico. Obiettivo principale è stato formare una nuova coscienza civile, che consentisse di porsi come parte attiva nel processo di salvaguardia e sviluppo dell’ambiente. Il progetto, seguito all’interno dell’Istituto da una commissione di studio, aperta alla partecipazione di volontari, gruppi ed associazioni esterne, è stato vissuto come strumento utilissimo ad incanalare entusiasmo e desiderio dei giovani di impegnarsi nel loro territorio, per contribuire alla sua riqualificazione sociale e culturale ed insieme per orientare la speranza
Descrizione del Monumento
Il Borgo dei Vergini comprende una vasta zona che si estende da Porta San Gennaro alle falde tufacee della collina di Capodimonte. Destinata ad area sepolcrale nel periodo compreso tra l’epoca ellenistica e l’alto medioevo, sviluppò tra i secoli XVI e XVII un’edilizia povera e spontanea, arricchita nel tempo da significative presenze architettoniche. L’itinerario suggerito inizia da via Foria, ammodernata nell’Ottocento ad opera di Stefano Gasse, dove si incontra la chiesa di San Carlo all’Arena.Il complesso, fondato nel XVII secolo, fu interessato nella seconda metà dell’Ottocento da un radicale intervento di restauro, realizzato da Francesco de Cesare su volere di Ferdinando II, che intese così ringraziare San Carlo per aver risparmiato la città dall’epidemia di colera del 1834. Sul primitivo impianto seicentesco venne posta una cupola “a scodella”. La chiesa è a pianta ellittica, con sei cappelle. Proseguendo verso piazza Santa Maria dei Miracoli si incontra la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, fondata, con l’annesso convento, nel 1616 dai Padri Riformati Conventuali di San Lorenzo, secondo il progetto di Dioniso Lazzari. Nel 1656 il convento divenne sede di un monastero per fanciulle nobili e fu ristrutturato da Francesco Antonio Picchiatti e Cosimo Fanzago. Soppresso nel 1808, nel 1811 fu utilizzato cone sede della Real casa Carolina. Nella chiesa, a croce latina con navata unica e tre cappelle laterali per lato, numerosi dipinti di Andrea Malinconico. Addentrandosi nel Borgo si incontra la chiesa di Santa Maria dei Vergini. Edificata nel 1326, con annesso ospedale per i poveri, nel 1435 la chiesa viene completamente sepolta da una violentissima alluvione. Diverse le trasformazioni subite nel corso dei secoli, l’ultima delle quali successiva alla seconda guerra mondiale. L’interno, a navata unica, conserva l’antico fonte battesimale al quale vennero battezzati Sant’Alfonso Maria de Liguori e Antonio de’ Curtis. Poco più avanti, è il Palazzo dello Spagnolo, realizzato, nel 1738, su progetto di Guglielmo Sanfelice. L’elemento caratterizzante è l’originale scala ad archi rampanti. Alla fine del Settecento, il palazzo fu elevato di un piano e decorato con un apparato in stucco, opera di Giuseppe Astarita. Da qui si arriva alla chiesa di San Severo: l’attuale aspetto della chiesa risale al XVII secolo, pur essendo la sua origine molto più antica. L’edificio originario risalirebbe, infatti, al periodo paleocristiano. Si procede, quindi, verso Santa Maria della Sanità. La chiesa venne edificata agli inizi del Seicento, per valorizzare un’antica chiesa paleocristiana annessa al complesso sepolcrale di San Gaudioso. All’inizio dell’Ottocento, parte del chiostro venne distrutta per costruire il Ponte del Corso Napoleone (l’attuale Ponte della Sanità), realizzato su progetto dell’architetto Nicola Leandro per volere di Giuseppe Bonaparte, come comoda via di accesso al Palazzo Reale di Capodimonte.