I.C. P. Stomeo - G. Zimbalo
Motivo dell'adozione
Far conoscere e riscoprire la storia della propria città ai nostri alunni che abitano in periferia e coinvolgerli emotivamente, insieme alle famiglie, per far capire quanto sia importante conservare le tracce del passato per dare nuovo significato al senso di appartenenza alla propria terra e alla propria comunità. E’ importante valorizzare le insostituibili occasioni didattiche che i beni culturali offrono alla scuola e le preziosissime occasioni educative che riservano a bambini e ragazzi rileggendo i legami con la propria storia, scoprendo e inventando nuovi percorsi didattici, all’interno di un laboratorio che coincide con il proprio territorio e la propria città.
Descrizione del Monumento
Porta Rudiae, in via Adua, in prossimità dell’intersezione tra viale dell’Università e via Dalmazio Birago, è una meravigliosa porta di accesso al nucleo antico della città, la più interessante e antica delle porte di Lecce, quella che volgeva verso l’antica città distrutta di Rudiae, lungo la strada per San Pietro in Lama , da cui prese il nome. La sua storia è affascinante: la porta originale, crollata nel corso del Seicento, venne ricostruita nel 1700 per volere di un patrizio leccese. La porta è chiaramente di gusto barocco, opera di Giuseppe Cino e venne eretta quando ormai una vera e propria funzione difensiva non era più necessaria. La facciata è dominata dalla statua di sant’Oronzo, accompagnata lateralmente dalle statue di santa Irene e San Domenico. Sulle colonne della porta sono scolpiti quattro busti raffiguranti Euippa, Malennio, Dauno e Idomeneo, nipote di Minosse e pronipote di Zeus, mitico fondatore della città. La porta racconta la storia di Lecce e dei personaggi più prestigiosi che l’hanno caratterizzata.