I.C. Aiello del Sabato, plesso San Michele di Serino
Motivo dell'adozione
Una tela del pittore Angelo Solimena rappresentante la Sacra Famiglia posta all’interno della Chiesa Madre di San Michele di Serino (AV).La tela, scampata al terremoto del 1980 che ha raso quasi completamente al suolo i! paese di San Michele di Serino è stata scelta quale testimonianza storica da conoscere, tutelare e rivalutare nell’ambito del patrimonio artistico e culturale presente nella piccola realtà di San Michele e per l’importanza artistica dell’autore, padre del più famoso Francesco Solimena.
Descrizione del Monumento
La tela “Sacra famiglia con Sant’Anna e San Gioacchino” è stata realizzata da Angelo Solimena, noto pittore del ‘600 napoletano, originario della frazione Canale di Serino (AV). L’opera notevolmente danneggiata dal sisma dell’80, per il crollo della vecchia chiesa madre del paese che la ospitava, venne restaurata e collocata nella nuova chiesa di San Michele Arcangelo. Oggi rimane visibile solo la parte centrale del quadro.Il volto della Madonna tratteggiato magistralmente e dai lineamenti giovanili, è capace di suscitare simpatia per l’originalità dell’iniziale disposizione dei capelli che acuisce la profilatura del viso nel contrasto luce/ombra segnante la demarcazione tra le due metà del viso. Il bambino dallo sguardo dolce e incuriosito si contrappone alla caratterizzazione del San Gioacchino tratto dalle bizzarre figurazioni cinquecentesche dei satiri dal ciuffo cadente e dal pizzo acuto ed ispido della barba. Sant’Anna, in contrapposizione alla figura della Madonna, è individuata in tutta la cruda verità del suo volto grinzoso dove sono i segni di un’esperienza grama di vita. Infine la figura di San Giuseppe appare dai lineamenti dolcemente paterni in contrapposizione a quella di San Gioacchino differente nei tratti del volto.La scelta di adottare questa tela da parte degli studenti nasce dalla volontà di ravvivare la memoria delle proprie origini e, divulgare la conoscenza e la presenza sul territorio sanmichelese dell’opera di uno dei maggiori esponenti della pittura del seicento Napoletano nonché originario dei luoghi, così importante e pregna di significato tutt’altro che passato, ma soprattutto di evidenziare il messaggio e il valore recondito dell’opera stessa: la “dimensione familiare” tout court che vien fuori da un’attenta osservazione del quadro e dei personaggi stessi che lo costituiscono. Gli alunni hanno profondamente e a lungo meditato sul valore della famiglia, nucleo fondante della società, anello di congiunzione per l’individuo da cui si proietta nel mondo, accentuando il valore umano e vero della famiglia, degli affetti più semplici e sinceri messi in essere e trasmessi dall’opera presente oggi nella Chiesa parrocchiale del paese. Il recupero della dimensione affettiva, scaturito dall’interpretazione data dagli allievi, risulta un elemento di grande importanza sia a livello personale che sociale in un momento storico in cui è estremamente necessario rinsaldare negli studenti il forte valore della famiglia insieme a quello delle proprie radici e della propria identità culturale, sociale ed affettiva.