Oggi, dopo 15 anni di continua e appassionata attività, il progetto, con la sua rete di scuole storiche e di recente adesione – grazie alla sua capacità di funzionare come strumento per la formazione di una ‘cittadinanza attiva’ – sente la necessità di confrontarsi con i bisogni attuali della città in questo particolare momento ed è pronto ad allargare quindi gli obiettivi e modificare gli strumenti. Forti di questa esperienza, cui hanno lavorato per anni con dedizione e entusiasmo, centinaia di docenti e intere generazioni di studenti della rete delle scuole di adotta un monumento e non solo si sentono chiamati a rispondere ai nuovi bisogni della città avvilita e mortificata e si dichiarano pronti a dare, dove possibile, il loro contributo.
Nasce così La Scuola adotta la città in cui il rapporto che si crea tra le scuole e la città con la sua storia e i suoi problemi, deborda fuori dall’aula e investe la comunità scolastica della consapevolezza di un ruolo critico e responsabile. Inoltre, nell’informare la famiglia, gli abitanti del quartiere o la città intera del lavoro che svolge, una scuola assume il ruolo di scuola aperta, si impegna in una attività preziosa di educazione permanente e riconquista il diritto-dovere ad essere un momento pensante nel tessuto sociale.
Ma come si configura l’adozione di una città? Come può il mondo della scuola divenire protagonista attento e responsabile di una serie di attività volte alla conoscenza e alle proposte di soluzioni dei problemi, molteplici e complessi della nostra città?
Il 25 febbraio presso l’Aula Magna della SMS Tito Livio, il primo incontro operativo cui partecipano docenti e rappresentanti delle seguenti Associazioni, impegnate da anni sul territorio cittadino
o le scuole della Rete di ‘Adotta un Monumento’
o INBAR, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, sezione di Napoli
o Associazione ‘A voce alta’
o Associazione ‘Città antica’
o Associazione ‘Mammeantismog’
o Associazione ‘Salvaguardia del quartiere Secondigliano’
o Associazione ‘Largo Baracche’
o Associazione ‘L’Altra Napoli’
o Associazione ‘Quartieri Spagnoli’
o Associazione ‘Città collinare’
o Associazione ‘Tempo Libero’
o Associazione Presidi del libro della Campania
o Associazione Presidi del libro di Scampia
o Centro Hurtado di Scampia
o Il Teatro dell’Anima
All’incontro partecipano Associazioni e docenti di tutte quelle scuole che ci hanno accompagnato nei tanti progetti educativi che abbiamo sviluppato in questi anni, che non potevano non rispondere al richiamo che viene dalla città, dando al progetto, da quest’anno in poi, un respiro più ampio, mirato ai nuovi e sempre più pressanti bisogni.
Oltre ai progetti già in atto nelle varie scuole, si è deciso di avviare, in collaborazione con le su citate Associazioni, un progetto sull’educazione alla Differenziata, non ancora la Differenziata, in attesa del piano chiaro e dettagliato che garantisca il ciclo completo.
A breve il prossimo incontro con i programmi definiti della Rete di scuole e Associazioni in campo per la città.