“La scuola adotta un monumento®” inserito all’art. 6 del Protocollo MIUR –
MIBACT
28/5/2014
Protocollo d’intesa
tra
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (di seguito MIUR)
e
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (di seguito MIBACT)
“Creare occasioni di accesso al sapere attraverso la messa a sistema di istruzione e cultura, al fine di sviluppare una società della conoscenza”
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SI CONCORDA QUANTO SEGUE
Art. 1
(Finalità)
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, di seguito denominate Parti, si impegnano a consolidare il reciproco operato mediante le attività previste dal presente Protocollo, in considerazione del diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e alla fruizione responsabile, consapevole e valorizzante del patrimonio culturale e della necessità espressa dalla Commissione della Comunità Europea di promuovere la mobilità dei giovani per l’apprendimento e lo sviluppo delle competenze interculturali, al fine di raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità generale di tutti i livelli dell’istruzione e della formazione nell’Unione Europea.
Art. 2
(Oggetto)
Al fine di stimolare e favorire nel pubblico scolastico l’interesse sui temi della conoscenza, della conservazione, della salvaguardia e della tutela del patrimonio culturale, le Parti si impegnano a promuovere modelli operativi di apprendimento correlati ai bisogni formativi dei giovani e allo sviluppo di abilità e competenze integrate in grado di rispondere ai mutati contesti socio economici.
Per il raggiungimento di tale obiettivo le Parti possono valutare eventuali forme di collaborazione con le Associazioni professionali, le Associazioni studentesche, nonché tutti i soggetti pubblici e del privato sociale interessati ai temi trattati nel presente Protocollo.
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo:
– si adopererà per ampliare l’attuale rete dei Servizi Educativi in ogni ufficio periferico e negli istituti e nei luoghi della cultura indicati all’articolo 101 del su citato D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. I Servizi Educativi, nell’ambito delle proprie funzioni e con il coordinamento della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale – Centro per i servizi educativi del museo e del territorio, provvederanno a diffondere, promuovere e consolidare la comprensione del patrimonio culturale presso tutte le categorie di fruitori, mediante progetti, procedure, strumenti e prodotti anche sperimentali;
– affiderà ai Servizi Educativi il compito di verificare, con il coordinamento del Centro per i servizi educativi del museo e del territorio, i contenuti didattici ed educativi dei progetti e delle attività proposte da parte dei gestori dei servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico di cui all’art. 117 del su citato D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, nel rispetto e in coerenza con gli obiettivi formativi oggetto del presente Protocollo e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:
– si adopererà affinché le singole istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica ed organizzativa, collaborino con gli Uffici territoriali del MiBACT per il conseguimento degli obiettivi comuni fissati dal presente Protocollo;
– supporterà la rete dei Servizi Educativi del MiBACT, attraverso gli Uffici scolastici regionali, nei rapporti con gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Art. 3
(Obblighi del MIUR)
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:
– favorirà la promozione dei contenuti del presente Protocollo presso le Istituzioni Scolastiche, affinché queste rafforzino la collaborazione con la rete dei Servizi Educativi nella costruzione del processo di apprendimento e di crescita culturale della persona sui temi del presente Protocollo. A tal fine le parti potranno promuovere, congiuntamente e in collaborazione con enti, istituzioni di ricerca e agenzie formative accreditate, corsi di aggiornamento e formazione per il corpo docente e per i responsabili dei Servizi Educativi, giuridicamente riconosciuti;
– promuoverà la collaborazione degli Uffici Scolastici Regionali e degli Ambiti Territoriali nella realizzazione di concorsi e iniziative locali tese alla promozione del patrimonio locale, in collaborazione con i Servizi Educativi e con le Associazioni disciplinari interessate.
Art. 4
(Obblighi del MIBACT)
Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo:
– rafforzerà i rapporti con le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado attraverso la rete dei Servizi Educativi, già istituiti e in via di istituzione, con il coordinamento e il supporto della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, al fine di favorire l’attuazione di progetti didattico-educativi annuali o pluriennali. I progetti, per l’adempimento dei quali le Parti si avvarranno delle rispettive competenze, dovranno contenere le indicazioni relative a finalità, obiettivi, contenuti, strategie e strumenti e saranno proposti, preferibilmente, per l’inserimento all’interno dei singoli piani dell’offerta formativa;
– individua nello strumento della convenzione, come previsto dall’art. 119 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e come esplicitato all’art. 7 del presente Protocollo, il mezzo con cui vengono definite le modalità attraverso le quali gli uffici preposti si impegnano ad elaborare progetti, prodotti e procedure. Per il tramite della Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale curerà il coordinamento del sistema dei servizi educativi e delle attività progettuali educative e formative da questi elaborate, fornendo il necessario supporto per lo studio di modelli metodologici, materiali didattici e strumenti di valutazione degli esiti e delle ricadute formative;
– si impegna a indirizzare le istituzioni scolastiche nella scelta e nella definizione dei viaggi d’istruzione, con l’intento di valorizzare le vocazioni territoriali, i patrimoni e le risorse culturali locali ed educare i giovani al rispetto dei valori del paesaggio;
– si impegna inoltre a dare ampia comunicazione delle agevolazioni previste per i possessori della Carta dello Studente come sancito dallo specifico accordo citato in premessa;
– si impegna, infine, con lo scopo di sviluppare e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale presso gli studenti di ogni ordine e grado, ad elaborare, in stretta sinergia con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, format multipiattaforma (televisivi, radiofonici od editoriali) da impiegare in progetti e campagne nazionali di sensibilizzazione;
Art. 5
(Scuole italiane all’estero)
Le Parti si impegnano ad elaborare misure e piani di intervento per diffondere la conoscenza del patrimonio culturale italiano presso le istituzioni scolastiche nazionali all’Estero, coinvolgendo il Ministero degli Affari Esteri, al fine di rafforzare nei giovani che compiono il loro percorso di studi fuori del territorio nazionale la comprensione del complesso panorama culturale italiano.
Art. 6
(Iniziative mirate e progetti nazionali)
Le parti si impegnano:
– ad elaborare e promuovere, in collaborazione con Università, Accademie, Conservatori, Musei di settore, Fondazioni, Associazioni disciplinari, progetti ed iniziative tese a favorire la conoscenza e la comprensione dei maggiori fenomeni riguardanti la cultura della tutela e del rispetto del Paesaggio come indicato dal Codice dei beni culturali e del paesaggio che ribadisce la priorità della pianificazione paesaggistica come strumento di tutela e di disciplina del territorio, nonché iniziative volte a promuovere l’avvicinamento e la conoscenza dell’arte contemporanea in tutte le sue espressioni, incoraggiandone lo sviluppo e l’educazione artistica;
– estendere, implementare e promuovere l’iniziativa già avviata tra le Parti “Carta dello Studente”, da utilizzare come strumento di comunicazione e di incentivazione alla fruizione da parte del sistema scolastico dei beni e le attività culturali.
– ad elaborare e promuovere un progetto nazionale di alternanza scuola – lavoro per la redazione di linee guida nazionali, destinato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, da svolgersi all’interno dei luoghi della cultura. L’attività, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica, potrà avere validità per il conseguimento dei crediti formativi curriculari, sarà finalizzata ad offrire occasioni dirette di conoscenza e apprendimento, formazione e orientamento professionale nel settore del patrimonio culturale italiano, materiale e immateriale ed occasioni di sviluppo del senso civico e di rispetto delle leggi e del patrimonio culturale e ambientale con acquisizione del senso del decoro e della bellezza, favorendo, per il futuro, il contrasto di attività ed atteggiamenti non compatibili con le esigenze di tutela e di qualità della valorizzazione del patrimonio culturale, ed assicurando il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti, nonché delle aree a essi contermini, finalità già previste dalla direttiva dell’allora Ministro per i beni e le attività culturali del 10 ottobre 2012, pubblicata sulla G.U. n. 262 del 9 novembre 2012;
– realizzare iniziative volte alla divulgazione del patrimonio archivistico italiano ed in particolare di quelle strutture e dei progetti che permettano agli studenti di acquisire le necessarie conoscenze riguardanti i principali momenti storici che hanno reso possibile la costituzione della Repubblica Italiana.
– in accordo con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, promuovere iniziative ad hoc per la valorizzazione e la fruizione consapevole del circuito archeologico vesuviano, in grado di mettere a sistema territorio, beni culturali e circuito scolastico di riferimento. Questo tipo di iniziative potranno essere inoltre integrate all’interno del “Grande Progetto Pompei” assumendo una funzione di divulgazione e informazione delle attività di recupero e restauro del sito, agevolando la comprensione da parte del sistema scolastico sia delle problematiche legate alle attività di recupero e restauro del bene ma anche di restituire alla cittadinanza la qualità del lavoro di tutela che si sta svolgendo sul sito archeologico.
– a realizzare iniziative e manifestazioni nazionali sul tema della promozione della lettura come ad esempio la “Giornata nazionale per la promozione della lettura” e il “Maggio dei Libri”, in collaborazione con il Cepell – Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del MIBACT che ha il compito di promuovere il libro e la lettura in Italia e all’estero. Le Parti inoltre si impegnano a creare una efficace sinergia con le associazioni e gli organismi operanti nel settore della promozione alla lettura e nell’ambito delle rispettive competenze, organizzare iniziative volte a promuovere la cultura del libro e a sensibilizzare i cittadini, e in particolar modo il sistema scolastico, sui temi ad essa legati.
– a rilanciare il sistema delle biblioteche scolastiche, attraverso interventi di sostegno alle strutture e azioni di formazione di specifiche professionalità, con particolare riferimento alle realtà sociali più disagiate. In tale contesto, favorire l’adesione del sistema scolastico nazionale al Servizio bibliotecario nazionale ( SBN) .
– a progettare un progetto sperimentale per lo svolgimento di tirocini formativi all’interno dei luoghi della cultura statali per studenti iscritti ai corsi di laurea in materie umanistiche, che garantisca livelli di apprendimento qualitativamente omogenei e significativi su tutto il territorio nazionale;
– ad elaborare iniziative e progetti nazionali che favoriscano la reale comprensione e conoscenza del patrimonio culturale, materiale e immateriale, facendo particolare riferimento all’uso delle nuove tecnologie. A tal fine le parti valuteranno la possibilità di mettere a punto un repertorio di risorse didattiche e educative unico, disponibile attraverso Internet, che costituisca una fonte di informazione utile a docenti e responsabili dei Servizi Educativi per accompagnare il percorso formativo dei giovani grazie alla conoscenza diretta di documenti e risorse relativi ad arti figurative, musica, teatro, cinema, storia, letteratura;
– a promuovere iniziative nazionali di valorizzazione del patrimonio musicale destinate alle scuole di ogni ordine e grado. Per tutti gli Istituti presenti nelle diverse filiere formative dove è previsto l’insegnamento della musica saranno espressamente elaborati, in via sperimentale, progetti didattici di educazione al patrimonio musicale che ne favoriscano la comprensione, ne agevolino la conoscenza e ne permettano la libera reinterpretazione, in chiave collaborativa e multimediale, da parte degli studenti;
– a promuovere iniziative di formazione destinate a responsabili dei servizi educativi ed al personale docente per la realizzazione di progetti nazionali indirizzati a favorire, attraverso la conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale, la reciproca comprensione, l’incontro e il dialogo costruttivo tra culture diverse;
– a favorire la fruizione del patrimonio culturale e i processi di integrazione da parte delle persone con disabilità, durante il percorso scolastico e al di fuori di esso, con la messa a sistema delle iniziative già esistenti e con periodiche attività di formazione e aggiornamento condivise destinate ai responsabili dei servizi educativi, ai docenti di sostegno, agli operatori didattici e funzionali ad implementare periodicamente l’offerta culturale con percorsi di conoscenza, materiali didattici e prodotti multimediali;
– a promuovere nelle scuole iniziative e concorsi nazionali, competizioni artistiche e altre attività riconosciute di alta valenza formativa nel settore educativo-didattico quali, a titolo esemplificativo, le Olimpiadi del Patrimonio organizzate dall’Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte (A.N.I.S.A.), per contribuire ulteriormente a suscitare l’interesse dei giovani sulla conoscenza del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese, nonché attività che infondano nei giovani il senso del decoro, della bellezza e del rispetto per il patrimonio culturale e ambientale e contribuiscano a sviluppare il senso civico, ovvero che stimolino la partecipazione attiva dei giovani attraverso, per esempio, la trasmissione della conoscenza fra coetanei in un’esperienza che li veda partecipi nella preparazione ed esecuzione di visite guidate rivolte agli studenti provenienti da scuole di altre Regioni.
– In accordo con la Fondazione Napoli Novantanove, promuovere il progetto ultraventennale; “La Scuola adotta un monumento®” che vede impegnate le scuole di città aderenti alla Rete Nazionale dal nord al sud del paese. Un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell’ambiente, che muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l’affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Il progetto insegna ai giovani come diventare “consapevoli” del bene culturale imparando a riconoscerli come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione.
Per la definizione degli interventi da realizzare nell’ambito di ciascuna iniziativa, nonché per nuovi programmi nazionali di conoscenza del patrimonio culturale da realizzare nelle scuole, si rimanda a successivi documenti e proposte elaborate nell’ambito dell’istituendo Comitato di cui al successivo art. 8.
Art. 7
(Convenzioni)
Le convenzioni relative all’applicazione dell’art. 119 del D.Lgs. n. 42/2004, ai cui contenuti si rimanda, potranno essere stipulate sulla base degli accordi previsti dal comma 1 del medesimo articolo, tra i responsabili degli Istituti e dei luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del citato D.Lgs. n. 42/04 e s.m.i., nonché dagli altri uffici territoriali interessati ai contenuti del presente Protocollo e le scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione.
Art. 8
(Comitato paritetico)
Per la realizzazione degli obiettivi previsti dal presente Protocollo, oltre che per la valutazione degli esiti e la verifica dei risultati, sarà istituito un Comitato paritetico, senza oneri di spesa, composto da tre membri per ciascuna delle Parti. Le Parti individuano quali Uffici competenti a dare seguito al presente Protocollo per l’attuazione dei contenuti: per il MIUR, la Direzione Generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione; per il MiBACT la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Inoltre, al fine di dare seguito operativo ai contenuti del presente Protocollo, le Parti elaboreranno misure e piani di intervento atti a favorire la collaborazione temporanea dei docenti delle discipline afferenti ai temi del presente Protocollo e dei responsabili dei Servizi Educativi su progetti congiunti, senza oneri aggiuntivi di spesa, in forza di specifici accordi e convenzioni territoriali che ne fisseranno le modalità operative.
Art. 9
(Comunicazione)
Le Parti si impegnano a dare la massima diffusione, presso le rispettive strutture centrali e periferiche dei contenuti del presente protocollo con le modalità che saranno ritenute di maggiore efficacia comunicativa.
Art. 10
(Entrata in vigore e validità)
Il presente Protocollo ha validità triennale a decorrere dalla data di sottoscrizione, e potrà essere modificato previo accordo scritto fra le parti.
Roma,
Il Ministro della Istruzione, dell’Università e della Ricerca
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Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
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